La parola agli esperti

I consulenti Clearblue rispondono alle domande più frequenti sulla salute riproduttiva per aiutarti a capire a fondo i meccanismi del tuo corpo.

Clearblue si avvale della collaborazione dei maggiori esperti mondiali nel campo della gravidanza e della fertilità per consentire alle donne che lo desiderano di aumentare le probabilità di concepimento e favorire una gravidanza sana. I nostri autorevoli consulenti sono specializzati in riproduzione assistita, fertilità e gravidanza iniziale e sono a tua disposizione per fornirti una panoramica completa della vita riproduttiva femminile.


William Ledger - Pianificare una famiglia: domande e risposte

William Ledger

William Ledger è Professore e Responsabile del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia della University of New South Wales di Sydney, in Australia, dove si è trasferito dopo aver lasciato la carica di Responsabile di Dipartimento presso la University of Sheffield, Regno Unito, nel 2011. È anche Direttore del reparto di ricerca e sviluppo di IVF-Australia. Ha pubblicato diversi articoli sull'infertilità e le sue cause, fa parte del board editoriale di varie riviste prestigiose, incluse Fertility and Sterility e BJOG, e ha anche fatto parte della Human Fertilisation and Embryology Authority fino al 2011.

 
  • Perché si consiglia l'assunzione di acido folico in vista di una gravidanza?

    Vi sono prove che un buon livello di acido folico nel sangue al momento del concepimento riduce considerevolmente il rischio che il bambino sviluppi malformazioni del tubo neurale, quali la spina bifida. Le autorità sanitarie di tutti i Paesi del mondo raccomandano alle donne in buono stato di salute di assumere 0,4-0,5 mg di acido folico al giorno (contenuto in svariati integratori vitaminici pre-gravidanza). Alle pazienti che presentano fattori di rischio per un metabolismo insufficiente dell'acido folico, come ad esempio trattamenti anti-epilettici o una mutazione del gene MTHFR, si consiglia l'assunzione di 5,0 mg al giorno. L'importante è che l'ovulo contenga acido folico prima della fecondazione.

  • Quali cibi è bene evitare in gravidanza?

    La maggior parte degli alimenti non produce effetti collaterali e durante la gravidanza è importante seguire una dieta bilanciata, consumando quantitativi corretti di ciascuna categoria nutrizionale. Tra le patologie più pericolose allo stato attuale rientra la listeriosi, un'infezione provocata da alimenti crudi o non pastorizzati quali latte crudo, formaggi molli, insalate pre-confezionate (ad esempio nei fast food), verdure crude non lavate, paté, dadini di pollo freddi, frutta pre-tagliata e macedonia. Per prevenire l'infezione, si consiglia di evitare i cibi ad alto rischio, cuocere a lungo gli alimenti di origine animale (manzo, agnello, maiale, pollo), conservare e preparare la carne cruda separatamente da verdure, cibi cotti e cibi già pronti e lavare accuratamente frutta e verdura cruda prima di consumarle.

  • Ho appena avuto un aborto spontaneo. Quando potrò provare di nuovo a rimanere incinta?

    In passato i ginecologi consigliavano di attendere almeno tre mesi prima di riprovare ad avere un figlio dopo un aborto spontaneo. Tuttavia, le ricerche dimostrano che le probabilità di iniziare una gravidanza sana non cambiano riprovando già dopo la prima mestruazione successiva all'aborto. L'attesa non fa differenza e molte donne preferiscono riprovare il prima possibile, naturalmente se le condizioni sono sicure. È bene tuttavia non sottovalutare il fattore psicologico: spesso l'interruzione della gravidanza è seguita da un momento di crisi che, per quanto sano e istintivo, inibisce alcune donne.

  • Mi hanno diagnosticato la sindrome dell'ovaio policistico. Farò più fatica a rimanere incinta? Perché?

    Le donne affette da sindrome dell'ovaio policistico spesso non hanno ovulazione, o non regolarmente, e presentano mestruazioni saltuarie e poco frequenti. In assenza di ovulazione, l'ovocita non viene rilasciato dall'ovaio e non percorre la tuba di Falloppio, pertanto non può essere fecondato e impiantarsi nell'utero.

    Esistono varie cure per l'anovulazione (ossia un ciclo in cui manca il rilascio di un ovocita) associata alla sindrome dell'ovaio policistico, fra cui ad esempio le compresse di clomifene (Clomid) e le iniezioni di farmaci per la fertilità. Il medico curante sarà in grado di valutare ciascun caso e indirizzare la paziente a una clinica specializzata per trovare una soluzione idonea.

  • Quando si cerca di avere un bambino è utile aumentare la frequenza dei rapporti sessuali? Oppure si rischia di compromettere la quantità o la qualità dello sperma?

    Se gli spermatozoi rimangono nei testicoli troppo a lungo, rischiano di riportare danni al DNA ed essere meno fertili. Nelle coppie che hanno rapporti frequenti (giornalieri), lo sperma eiaculato contiene meno spermatozoi ma è più fertile, perciò se si desidera avere un bambino è consigliabile avere rapporti almeno a giorni alterni nel periodo dell'ovulazione.

    Avere rapporti più frequenti non comporta nessun tipo di controindicazione, purché non vada a creare situazioni di stress. Se si sceglie di diminuire la frequenza dei rapporti, consiglio di concentrarli nel periodo fertile del ciclo.

  • Quanto tempo devo aspettare dopo una gravidanza prima di provare ad avere un altro figlio?

    Naturalmente è importante che la madre e il padre trascorrano più tempo possibile con il neonato, sia per sostenerlo dal punto di vista fisico con l'allattamento al seno sia per educarlo e creare un legame che sarà essenziale per il suo sviluppo durante i primi mesi di vita. In molti casi, nelle donne che allattano al seno la ripresa delle mestruazioni dopo il parto non è immediata, anche se non si può considerare una forma di contraccezione.

    È importante inoltre avere le idee chiare su che tipo di famiglia si desidera avere (numerosa o meno) e fare i conti con l'età. L'età della coppia, in particolare della donna, influisce enormemente sulle probabilità di iniziare una nuova gravidanza: se si hanno più di 35 anni o vi sono trascorsi di menopausa precoce in famiglia, è preferibile riprovare subito. Lo stesso dicasi per gli uomini con più di 45 anni.

  • È possibile avere più di un'ovulazione durante il ciclo?

    Sì, si possono avere due ovulazioni, anche se in genere si verificano all'incirca nello stesso periodo del ciclo. I gemelli dizigoti sono frutto proprio di questo fenomeno, cioè del rilascio di due ovuli distinti. L'ovulazione multipla è più frequente nelle donne sopra i 35 anni, che sono quindi maggiormente predisposte ai parti gemellari.

  • È vero che alcune posizioni sessuali aumentano le probabilità di concepimento?

    No, si tratta solo di un mito. Al termine del rapporto, molte donne sono convinte che lo sperma "esca" dalla vagina, perciò si sdraiano su un cuscino o tengono le gambe sospese. In realtà tali perdite sono solo di liquido seminale: gli spermatozoi motili si spostano molto rapidamente all'interno del muco cervicale, perciò non vi è motivo di preoccuparsi.

  • È vero che tenere le gambe sospese in aria per 30 minuti dopo il rapporto aumenta le probabilità di rimanere incinta?

    Tenderei a escluderlo, per i motivi di cui sopra. La natura fa il suo corso e non esistono posizioni in grado di favorire il concepimento.

  • Sono affetta da endometriosi. La mia fertilità è compromessa?

    La maggior parte delle donne affette da endometriosi lieve è perfettamente in grado di concepire, nonostante abbia più probabilità di sviluppare problemi di ipofertilità rispetto alle coetanee. Nelle forme gravi, invece, la patologia rischia di danneggiare le tube di Falloppio e le ovaie e le aderenze associate arrivano a provocare l'ostruzione delle tube. In caso di endometriosi, è opportuno interrompere i tentativi di concepimento dopo qualche mese e richiedere una consulenza specializzata al proprio ginecologo.

  • Stiamo cercando di avere un bambino. Quali altri integratori alimentari sono consigliati, oltre all'acido folico?

    L'acido folico è senza dubbio la sostanza più importante. In aggiunta, è consigliabile controllare il livello di vitamina D e, qualora risulti carente, assumere integratori specifici - il fenomeno è abbastanza comune. Le diete povere di carni rosse devono essere completate con integratori di ferro, mentre le diete vegane mancano di altre sostanze che è opportuno integrare. In commercio si trovano innumerevoli integratori e prodotti per compensare la carenza di vitamine nelle donne che desiderano una gravidanza, ma non esistono prove scientifiche che un corpo giovane e sano, sottoposto a una dieta bilanciata, abbia effettivamente bisogno di tali preparati.

  • Stiamo cercando di avere un bambino. Esistono integratori alimentari consigliati per il mio partner?

    No, a meno che il partner non abbia particolari problemi di salute o restrizioni alimentari. Se state cercando di avere un bambino già da tempo, può essere utile consultare il medico curante e farvi prescrivere uno spermiogramma: se i risultati sono nella norma, non servono diete particolari. Smettete di fumare, bevete con moderazione (due o tre volte a settimana), tenete sotto controllo il peso forma (non perdete troppi chili) e affrontate la vostra vita intima con la massima serenità.

  • I miei cicli mestruali non sembrano mai avere la stessa lunghezza, è normale?

    Molte donne hanno in modo naturale un ciclo mestruale che varia di pochi giorni ogni mese. Se stai cercando di avere un bambino, individuare con precisione il tuo periodo di fertilità migliore può essere un vantaggio.


Emma Kirk - Sono incinta? Domande e risposte

Emma Kirk

 

Emma Kirk è una consulente in ostetricia e ginecologia presso il Royal Free Hospital di Londra, dove è a capo del reparto che si occupa di gravidanza allo stadio iniziale e ginecologia di emergenza. Si interessa in particolare delle prime fasi della gravidanza e dell’ecografia ginecologica. Ha lavorato come ricercatore per molti anni e ha pubblicato oltre 50 documenti “peer-reviewed” sugli argomenti legati alla gravidanza allo stadio iniziale. Ha scritto numerosi capitoli di libri e ha curato il suo libro sull’ecografia nelle prime fasi della gravidanza. Emma è coordinatrice del gruppo di interesse dedicato alle prime fasi della gravidanza della European Society of Human Reproduction and Embryology. È parte del consiglio della Association of Early Pregnancy Units (AEPU) ed è consulente medico per Ectopic Pregnancy Trust (EPT). Spesso tiene lezioni sui diversi aspetti della gravidanza allo stadio iniziale.

 
  • Ho ottenuto un risultato Incinta con un test di gravidanza, ma ora ho piccole perdite di sangue. È normale?

    Potrebbe essere normale solo se le perdite sono di quantità minima, non come quelle delle normali mestruazioni, e solo se non avverti un dolore che non scompare con l’assunzione di un antidolorifico leggero come il paracetamolo. Se le perdite in gravidanza continuano e/o se hai qualche dubbio, parlane con il medico. Se continui ad avere perdite durante la gravidanza, probabilmente il medico ti chiederà di sottoporti a un’ecografia precoce.

  • La scorsa settimana il mio test di gravidanza era positivo; ora ne ho eseguito un altro e il risultato è negativo. Sono incinta?

    Se hai seguito correttamente le istruzioni, i risultati dei test di gravidanza per uso domestico sono molto accurati. È possibile che tu abbia subito un’interruzione precoce della gravidanza. Purtroppo non è un evento raro: circa un quarto delle gravidanze si conclude con un’interruzione precoce. Per essere certa, esegui nuovamente un test di gravidanza dopo una settimana.

  • Ieri sera ho avuto un rapporto sessuale, posso eseguire un test di gravidanza?

    No, anche se avessi appena ovulato e il tuo ovocita fosse stato fecondato, sarebbe troppo presto per eseguire un test. Serve circa una settimana perché un ovocita fecondato percorra la tuba di Falloppio e si impianti nel rivestimento dell’utero. L’ormone hCG prodotto dall’ovocita può essere rilevato nell’urina solo dopo l’impianto dell’ovocita. Se esegui il test prima dell’impianto (in genere 7 giorni prima del ritardo delle mestruazioni), l’ormone hCG non sarà presente e un test di gravidanza darà sempre un risultato negativo (Non incinta). I test più utili disponibili sul mercato permettono di eseguire il test fino a 6 giorni prima del ritardo delle mestruazioni (in genere 10 giorni dopo l’ovulazione).

  • Ho appena scoperto di essere incinta, ma non avevo pianificato di avere un bambino. Sono preoccupata perché ho bevuto alcol come di consueto: avrà causato danni al bambino?

    È improbabile che tu abbia danneggiato il bambino e il fatto che la gravidanza prosegua significa che tutto è normale. Se sei preoccupata per una recente assunzione di alcol, dovresti approfondire l’argomento con il medico. Per il futuro, il miglior consiglio è quello di non bere alcolici per tutta la gravidanza.

  • Sto prendendo la pillola, ma sono rimasta incinta. Potrebbe essere un problema per il mio bambino?

    È improbabile che l’assunzione della pillola in qualsiasi fase della gravidanza possa causare problemi. In ogni caso, smetti di prendere la pillola non appena scopri di essere incinta. Ricordati di comunicare al medico che sei rimasta incinta mentre prendevi la pillola, in modo che possa organizzare i normali controlli e le ecografie per la gravidanza.

  • È normale avere comunque le mestruazioni durante la gravidanza?

    No, non dovresti avere le mestruazioni durante la gravidanza. Eventuali sanguinamenti nelle prime fasi della gravidanza potrebbero indicare una minaccia di interruzione precoce. Molte donne con un sanguinamento leggero riescono comunque ad avere una gravidanza normale. Se riscontri delle perdite, parlane con il medico o con l’ostetrica, che potrà consigliarti di sottoporti a un’ecografia anticipata.

  • So che se si esegue il test in anticipo (prima del giorno di inizio previsto del ciclo mestruale) il risultato può essere meno accurato. Ho ottenuto un risultato “Incinta”, ma il giorno di inizio previsto del ciclo mestruale non è ancora arrivato. Posso fidarmi del risultato?

    Se hai eseguito il test prima del giorno di inizio previsto del ciclo mestruale e hai ottenuto un risultato “Incinta”, tale risultato è molto accurato, quindi puoi fidarti. Il livello dell’ormone della gravidanza era abbastanza alto da essere rilevato.

  • Il test ha dato come risultato “Incinta”, ma io non mi sento tale. Come posso esserne certa?

    Non tutte le donne avvertono i sintomi della gravidanza, come le nausee mattutine. Osserva se provi fastidio al seno (anche in maniera intermittente), in quanto questo è il sintomo segnalato più comunemente. Comunque, ogni gravidanza è diversa, quindi non preoccuparti.

  • Mi sento molto male e faccio fatica a mangiare. Ci saranno conseguenze per il mio bambino?

    La nausea e il vomito sono molto comuni e colpiscono 8 donne incinte su 10. Nonostante sia una situazione sgradevole che può influire sulla tua vita quotidiana, non ci sono prove che nausea e vomito abbiano un effetto dannoso sul tuo bambino. Anzi, nel tuo caso il rischio di aborto spontaneo è leggermente più basso.
    Il bambino prenderà ciò di cui ha bisogno dal tuo corpo. Se soffri di nausee mattutine, assicurati di bere molta acqua e prova a mangiare poco e spesso. È consigliabile anche evitare alimenti e odori che scatenano i sintomi. Alcune donne trovano utili le fasce per digitopressione. Se stai davvero male rivolgiti al medico, che potrà prescriverti qualche farmaco antiemetico.

  • Iperemesi gravidica

    L’iperemesi gravidica è una condizione che prevede nausea e vomito estremi e che può essere pericolosa per la vita. I sintomi comprendono episodi prolungati di vomito, disidratazione, chetoni nelle urine e perdita di peso.
    Potrebbe essere necessario rivolgersi a un ospedale. Molti centri propongono un trattamento ambulatoriale, ma nei casi gravi potrebbe essere necessario un ricovero. Le cure comprendono la somministrazione di liquidi per via endovenosa e di farmaci antiemetici.

  • Come capirò se la mia gravidanza procede normalmente? La mia amica ha avuto una gravidanza ectopica e temo che possa accadere anche a me.

    Per gravidanza ectopica si intende una gravidanza che si sviluppa al di fuori dell’utero. Quasi il 99% delle gravidanze si sviluppa normalmente nell’utero; tuttavia, le gravidanze ectopiche possono colpire qualsiasi donna. Ricorda che una gravidanza ectopica può presentarsi con svariati sintomi. Non tutte le donne, però, avvertono tali sintomi. I sintomi iniziali della gravidanza ectopica possono comprendere il dolore (tale da non essere alleviato da un antidolorifico lieve come il paracetamolo) e il sanguinamento. Se la gravidanza ectopica provoca la rottura della tuba di Falloppio, potresti avvertire un dolore generalizzato all’addome, spesso associato a un dolore alla spalla. Altri sintomi sono il dolore durante la minzione o la defecazione oppure il dolore nel camminare. Se avverti questi sintomi, consulta immediatamente un medico. Se in passato hai avuto una gravidanza ectopica, il National Institute of Clinical Excellence consiglia di rivolgerti a una clinica specializzata dove ottenere la consulenza di esperti e sottoporti a un’ecografia. Serve infatti un esame ecografico per confermare la posizione della gravidanza.


Michael Thomas - Non sono ancora incinta: domande e risposte

Michael Thomas

Michael A. Thomas, MD, è Professore di Ostetricia e Ginecologia nonché membro del corpo docenti e Direttore di sezione della Divisione di Endocrinologia riproduttiva e Infertilità presso la University of Cincinnati, College of Medicine di Cincinnati, in Ohio. In precedenza ha ricoperto le cariche di Direttore del Center for Reproductive Health presso la University of Cincinnati e di Vicepresidente del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia. Ha ottenuto l'abilitazione professionale sia in Ostetricia e Ginecologia sia in Endocrinologia riproduttiva e Infertilità.

Nel 1980 ha conseguito il titolo di B.S. presso la Northwestern University di Evanston, in Illinois, e nel 1984 il titolo di M.D. presso la University of Illinois, College of Medicine, di Champaign. I suoi interessi nel campo della ricerca includono contraccezione, infertilità, stress e funzione riproduttiva, endocrinologia riproduttiva e menopausa. È anche membro della Endocrine Society, della Society for Gynecologic Investigation (SGI) e della Society for Family Planning (SFP).

A livello nazionale è considerato un leader nel campo della fecondazione assistita e ha all'attivo diverse pubblicazioni a riguardo, tra cui articoli apparsi su riviste quali Fertility and Sterility, Journal of Assisted Reproduction and Genetics, Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, and Menopause.

 
  • Lo stress influisce sulle probabilità di rimanere incinta?

    L'impatto dello stress sul concepimento è minimo. Studi attendibili dimostrano che le campionesse di atletica e le donne con carenza di ormoni femminili (disturbi alimentari, problemi di peso) attivano gli ormoni dello stress, pregiudicando il rilascio degli ovuli. Lo stress quotidiano, invece, ha un effetto più contenuto: le abituali situazioni di tensione sono a breve termine e non influiscono sulla fertilità nel tempo.

  • Ho un ciclo molto breve. È per questo che non riesco a rimanere incinta?

    La durata media del ciclo varia da 23 a 35 giorni. I cicli più corti o più lunghi possono indicare problemi di fertilità. Nel corso della vita riproduttiva di una donna, il ciclo normale deve rientrare in questo periodo temporale; se si completa in meno di 23 giorni, è bene rivolgersi al proprio medico.

  • Ho già avuto uno o più figli, ma non riesco più a rimanere incinta. Come mai?

    Anche chi ha già avuto figli può incontrare difficoltà nel concepimento, dovute a vari fattori. Il più comune è l'età: se hai avuto figli in passato e ora hai superato i 35 anni, le possibilità di rimanere incinta sono inferiori. Non è da escludere inoltre l'insorgere di problemi di ovulazione e/o lo sviluppo di polipi o fibromi nella cavità uterina, che impediscono il corretto attecchimento e sviluppo dell'embrione. Infine, il partner può essere affetto da alterazioni spermatiche (numero, motilità e conformazione degli spermatozoi). In caso di dubbi, è sempre opportuno consultare il proprio medico.

  • In passato ho subito un'interruzione di gravidanza. Le possibilità di rimanere incinta sono compromesse?

    In genere, un'interruzione di gravidanza non impedisce di avere figli in futuro. Solo in rari casi lo sviluppo di aderenze all'interno dell'utero può creare problemi, ma se il ciclo mensile è regolare significa che non interferiscono con la fertilità. Può essere utile consultare uno specialista della fertilità o un ginecologo per verificare le condizioni della cavità uterina se hai meno di 35 anni, il tuo ciclo dura da 23 a 35 giorni e stai cercando di avere un figlio da un anno. Se invece hai superato i 35 anni, prenota una visita dopo 6 mesi, o nell'immediato se hai più di 40 anni.

  • Ho sentito dire che è possibile calcolare la riserva ovarica (numero e qualità degli ovociti residui) mediante gli esami dell'ormone antimulleriano e dell'FSH. Cosa significa esattamente?

    Nelle pazienti sopra i 35 anni che desiderano avere figli, la maggioranza dei medici prescrive test di routine sulla riserva ovarica. Gli esami del sangue includono la valutazione dell'ormone antimulleriano (AMH), che può essere eseguito in qualsiasi momento del ciclo e anche se si assumono contraccettivi ormonali. L'ormone antimulleriano è prodotto dalle cellule dei follicoli ovarici e offre un buon quadro preliminare del patrimonio ovocitario ancora presente nella donna. L'interpretazione dei risultati può variare a seconda dell'erogatore dei servizi sanitari.

    Inoltre, al 3° giorno del ciclo mestruale (due giorni dopo l'inizio del mestruo), è possibile eseguire un esame del sangue per stabilire i livelli dell'ormone follicolo-stimolante (FSH) e dell'estradiolo. I due test sono utili per determinare l'eventuale indebolimento delle funzioni ovariche all'inizio del ciclo, quando un follicolo dominante viene selezionato per la maturazione. Un altro test per verificare la riserva ovarica è la conta dei follicoli antrali, che si serve di un'ecografia transvaginale per determinare il numero di follicoli pronti al reclutamento nel 3° giorno del ciclo.

  • Non sono certa di avere un'ovulazione mensile regolare. A cosa può essere dovuto?

    L'anovulazione può essere dovuta a vari fattori. Se il ciclo mestruale si ripete ogni 23-35 giorni, i sintomi di un'ovulazione regolare includono tensione mammaria, gonfiore, crampi pelvici o uterini e sbalzi d'umore 3-14 giorni prima del ciclo. Se invece il ciclo supera generalmente i 35 giorni, è possibile che l'ovulazione sia incostante o non avvenga del tutto. Nella maggior parte dei casi, l'assenza di ovulazione nelle donne non incinte indica una sindrome dell'ovaio policistico (PCOS). La PCOS è un disturbo ereditario che può provocare la mancata ovulazione (rilascio dell'ovulo) con cadenza regolare. Le donne affette da PCOS soffrono anche di acne in età adulta e ipertricosi nella zona delle labbra e del mento. All'ecografia, le pareti interne delle ovaie si presentano disseminate di piccole cisti, che rimarranno sempre tali. Le altre possibili cause di anovulazione includono un deficit degli ormoni tiroidei (ipotiroidismo), l'elevata produzione di prolattina (iperprolattinemia) e il periodo immediatamente precedente la menopausa (premenopausa). Se si sospetta un'ovulazione irregolare, è bene contattare subito il proprio medico.

Si tratta di suggerimenti forniti a solo scopo informativo. Rivolgersi sempre a un professionista sanitario qualificato per avere una consulenza medica, in particolare per monitorare l'avanzamento e la durata della gravidanza.